Questo manuale traccia un percorso di fede legato
alla spiritualità e alla missione dell’Arcangelo Michele e al suo intervento
nella storia rivolto all’umanità.
Guidati dall’Arcangelo Michele vinceremo il maligno.
Pregando con fiducia e semplicità, così è nata quest’opera che chiamo:
Lettera per difendere la nostra Fede e la nostra madre Chiesa a
nome di S. Michele Arcangelo
Consiste in una serie di lettere indirizzate
principalmente a tutti i battezzati, a coloro che hanno fede e a coloro che non
hanno la felicità di possedere questo dono di Dio, poiché tutti siamo
consapevolmente o inconsapevolmente dei pellegrini che camminano verso
l’eternità.
L’Angelo
del Signore Michele viene a richiamarci le verità del S. Vangelo di Gesù Cristo
e della dottrina della Chiesa Cattolica e ci offre i mezzi necessari per
guarire dai mali che ci siamo procurati noi stessi con la nostra trascuratezza
e la lontananza da Dio.
Quello che
comunicherò con questi scritti è un invito a riflettere su una serie di
raccomandazioni e richiami che definisco: esortazioni, appelli, avvisi e
ammonimenti, ispiratimi dalla preghiera e dalla devozione a S. Michele
Arcangelo.
Anche S. Pio da Pietrelcina considerò un’ispirazione
dell’Arcangelo Michele l’opera della Casa Sollievo della sofferenza da lui
realizzata, non trovo nulla di male se anche oggi S. Michele ispirasse tanti
cristiani a ritornare a pregare e a sperare nel Signore.
Non vorrei
peccare di presunzione ma il mio desiderio più grande è quello di seguire
Gesù fedelmente fino in fondo e quello
di difendere la nostra fede e la nostra Chiesa dal suo grande male:
l’incoerenza alla fedeltà a Cristo e a tutti gli altri mali derivanti come la
superficialità e l’irresponsabilità delle cose di Dio, le offese a Dio,
l’egoismo, l’ipocrisia, la monotonia, la pigrizia e l’apatia.
Queste
bestie feroci prima o poi conducono al decadimento della Chiesa e della dignità
dei battezzati, ma soprattutto spengono il fuoco dell’amore, l’altissima carità
di Cristo.
Pertanto
questo forte scossone è a mio avviso necessario per risvegliare tutta la Chiesa
dal torpore e dal sonno che la sta attaccando, ma soprattutto dalla cecità e
dalla sordità spirituale, malattie del nostro tempo, purtroppo che ormai sono
diventate croniche.
Per questo,
il tono a volte forte con cui viene messa in evidenza l’esortazione di S.
Michele Arcangelo, non deve essere interpretata come rimprovero ma, al
contrario, come un gesto di protezione e di grande carità, un far conoscere il
male e un mettere in guardia da esso e dalle sue conseguenze, proprio come
farebbe qualsiasi mamma o papà del mondo quando vede il proprio figlio in
pericolo.
Ed è con lo
sguardo fisso su chi vuol difendere e non accusare, che cercherò di spiegarvi
queste comunicazioni che il buon Dio mi ha affidate riguardo le anime alle quali
si rivolge. Inoltre questi richiami elaborati in chiave morale ed esortativa,
hanno lo scopo di gettare una piccola luce sulla responsabilità di cui parla
il profeta Ezechiele:
“Quando
io dirò all’empio: Certo morrai, se tu non l’avverti, e non parli per avvertire
quell’empio di abbandonar la sua via malvagia, e salvargli così la vita,
quell’empio morrà per la sua iniquità; ma io domanderò conto del suo sangue
alla tua mano.” (Ez. 3,18 )
Ogni battezzato, quindi, deve essere responsabile della
propria fede e dei propri comportamenti morali e civili.
La vita
cristiana è essenzialmente testimonianza vissuta, credo a tutto quello che sto
vivendo e testimoniando.
Vi chiedo però di non fissarvi sulla povertà e
sull’ignoranza dello strumento di cui Dio si serve ( che in quest’occasione sarei io) perché Lui
ha l’abitudine di scegliere strumenti poveri e inutili per realizzare le opere
della Sua potenza, scienza e sapienza.
Questa sarà una prova in più che Lui ci dà, che
l’opera è Sua e non mia.
Nessun commento:
Posta un commento