sabato 9 febbraio 2013

A tutti i carissimi battezzati


Questo manuale traccia un percorso di fede legato alla spiritualità e alla missione dell’Arcangelo Michele e al suo intervento nella storia rivolto all’umanità.

Guidati dall’Arcangelo Michele vinceremo il maligno.


  
 Pregando con fiducia e semplicità, così è nata quest’opera che chiamo:







Lettera per difendere la nostra Fede e la nostra madre Chiesa a nome di S. Michele Arcangelo



Consiste in una serie di lettere indirizzate principalmente a tutti i battezzati, a coloro che hanno fede e a coloro che non hanno la felicità di possedere questo dono di Dio, poiché tutti siamo consapevolmente o inconsapevolmente dei pellegrini che camminano verso l’eternità.
   L’Angelo del Signore Michele viene a richiamarci le verità del S. Vangelo di Gesù Cristo e della dottrina della Chiesa Cattolica e ci offre i mezzi necessari per guarire dai mali che ci siamo procurati noi stessi con la nostra trascuratezza e la lontananza da Dio.
   Quello che comunicherò con questi scritti è un invito a riflettere su una serie di raccomandazioni e richiami che definisco: esortazioni, appelli, avvisi e ammonimenti, ispiratimi dalla preghiera e dalla devozione a S. Michele Arcangelo.
Anche S. Pio da Pietrelcina considerò un’ispirazione dell’Arcangelo Michele l’opera della Casa Sollievo della sofferenza da lui realizzata, non trovo nulla di male se anche oggi S. Michele ispirasse tanti cristiani a ritornare a pregare e a sperare nel Signore.
 Non vorrei peccare di presunzione ma  il  mio desiderio più grande è quello di seguire Gesù  fedelmente fino in fondo e quello di difendere la nostra fede e la nostra Chiesa dal suo grande male: l’incoerenza alla fedeltà a Cristo e a tutti gli altri mali derivanti come la superficialità e l’irresponsabilità delle cose di Dio, le offese a Dio, l’egoismo, l’ipocrisia, la monotonia, la pigrizia e l’apatia.
   Queste bestie feroci prima o poi conducono al decadimento della Chiesa e della dignità dei battezzati, ma soprattutto spengono il fuoco dell’amore, l’altissima carità di Cristo.
   Pertanto questo forte scossone è a mio avviso necessario per risvegliare tutta la Chiesa dal torpore e dal sonno che la sta attaccando, ma soprattutto dalla cecità e dalla sordità spirituale, malattie del nostro tempo, purtroppo che ormai sono diventate croniche.
   Per questo, il tono a volte forte con cui viene messa in evidenza l’esortazione di S. Michele Arcangelo, non deve essere interpretata come rimprovero ma, al contrario, come un gesto di protezione e di grande carità, un far conoscere il male e un mettere in guardia da esso e dalle sue conseguenze, proprio come farebbe qualsiasi mamma o papà del mondo quando vede il proprio figlio in pericolo.
 Ed è con lo sguardo fisso su chi vuol difendere e non accusare, che cercherò di spiegarvi queste comunicazioni che il buon Dio mi ha affidate riguardo le anime alle quali si rivolge. Inoltre questi richiami elaborati in chiave morale ed esortativa, hanno lo scopo di gettare una piccola luce sulla  responsabilità di cui parla il profeta Ezechiele:

“Quando io dirò all’empio: Certo morrai, se tu non l’avverti, e non parli per avvertire quell’empio di abbandonar la sua via malvagia, e salvargli così la vita, quell’empio morrà per la sua iniquità; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano.” (Ez. 3,18 )

Ogni battezzato, quindi, deve essere responsabile della propria fede e dei propri comportamenti morali e civili.
   La vita cristiana è essenzialmente testimonianza vissuta, credo a tutto quello che sto vivendo e testimoniando.
Vi chiedo però di non fissarvi sulla povertà e sull’ignoranza dello strumento di cui Dio si serve  ( che in quest’occasione sarei io) perché Lui ha l’abitudine di scegliere strumenti poveri e inutili per realizzare le opere della Sua potenza, scienza e sapienza.
Questa sarà una prova in più che Lui ci dà, che l’opera è Sua e non mia.

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